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Gli anni del centro-sinistra


21 aprile 1996
Nelle consultazioni politiche prevale l’Ulivo, coalizione di centro-sinistra guidata da Romano Prodi. Il professore bolognese vara il suo primo governo il 17 maggio 1996.

27 luglio 1997
Viene varata la legge Maccanico, dal nome del ministro delle Poste e Telecomunicazioni del governo Prodi. La legge stabilisce il tetto del venti per cento delle frequenze nazionali per ciascun editore di tv, affidando alla nuova Authority per le comunicazioni (AgCom) la vigilanza sugli stessi. La legge subordina l’intervento dell’AgCom ad una successiva fase, quando un non meglio determinato sviluppo dell’utenza di programmi televisivi via satellite o via cavo avrebbe di fatto permesso l’incremento dell’offerta generale, e il rafforzamento del pluralismo nel settore radiotelevisivo.

28 luglio 1999
L’AgCom bandisce la gara per otto concessioni televisive nazionali, da cui è necessariamente bandita ReteQuattro perché eccedente rispetto ai limiti anti-trust stabiliti dalla Maccanico. Una concessione viene infatti vinta dall’editore Francesco Di Stefano per Europa7. Il governo D’Alema concede una ‘abilitazione provvisoria’ a ReteQuattro, che potrà continuare a trasmettere in chiaro pur senza aver vinto la concessione.

8 marzo 2001
Paolo Sylos Labini pubblica e diffonde un Appello contro la Casa delle Libertà per denunziare i pericoli per la democrazia in caso di una vittoria elettorale di Berlusconi, e invitare gli elettori delusi del centro-sinistra a non rifugiarsi nell’astensionismo. “È necessario battere col voto la cosiddetta Casa delle libertà. Destra e sinistra non c’entrano: è in gioco la democrazia. Berlusconi ha dichiarato di voler riformare la prima parte della Costituzione, e cioè i valori fondamentali su cui poggia la Repubblica italiana. Ha annunciato una legge che darebbe al Parlamento la facoltà di stabilire ogni anno la priorità dei reati da perseguire. Una tale legge subordinerebbe il potere giudiziario al potere politico, abbattendo così uno dei pilastri dello Stato di diritto. Oltre a ciò, Berlusconi, già più volte condannato e indagato, in Italia e all’estero, per reati diversi, fra cui uno riguardante la mafia, insulta i giudici e cerca di delegittimarli in tutti i modi, un fatto che non ha riscontri al mondo. Ma siamo ancora un paese civile? […] A coloro che, delusi dal centrosinistra, pensano di non andare a votare, diciamo: chi si astiene vota Berlusconi. Una vittoria della Casa delle libertà minerebbe le basi stesse della democrazia.” L’appello ottiene più di quattromila firme nel mondo della cultura. Tra i primi firmatari, insieme a Sylos Labini, ci sono Norberto Bobbio e Alessandro Galante Garrone.

17 marzo 2001
A Napoli si tiene il vertice internazionale Global Forum sull’e-government. Il movimento no-global manifesta contro il summit ma il corteo degenera in duri scontri, che si propagano da corso Umberto fino a piazza Municipio. L’intervento delle forze dell’ordine, particolarmente brutale, porta a numerosi arresti tra i manifestanti. Radunati presso la caserma Raniero Virgilio di piazza Carlo III, i fermati vengono sottoposti ad abusi e violenze (nel gennaio 2010 la condanna di primo grado per undici poliziotti, per “sequestro di persona aggravato”).

13 maggio 2001
Le consultazioni politiche per l’elezione dei parlamentari per la XIV Legislatura vedono il successo della coalizione di centro-destra della Casa delle Libertà, costituita da Forza Italia, Alleanza Nazionale, Centro Cristiano Democratici e Lega Nord. Silvio Berlusconi vara il suo secondo governo l’11 giugno 2001.

Cronologia dell’Anti-Berlusconismo


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